Tudor: “Non sono un traghettatore, vogliamo vincere con tre innesti top”

Redazione Fonbet
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18 Giu - 10:35 • Tempo di lettura1' min

Igor Tudor non vuole sentir parlare di traghettatori o soluzioni di passaggio. "Non mi sono mai sentito un traghettatore, anche quando ho firmato per nove partite: sapevo che sarei rimasto se avessi fatto bene" spiega l’allenatore croato, fresco di rinnovo fino al 2027.

Dopo aver portato la Juventus in Champions League, ora l’obiettivo è continuare su questa strada: "Adesso non ripartiamo, continuiamo: la squadra è praticamente la stessa. Rugani e Kostic sono tornati, è cambiato poco". Tudor guarda al debutto nel Mondiale per Club contro l’Al-Ain: "È una competizione nuova per tutti. Bisogna vivere giorno per giorno e arrivare preparati".

Fondamentale sarà il mercato: "Con tre rinforzi mirati possiamo essere competitivi su tutti i fronti. Abbiamo Bremer e Cabal che rientrano, e con qualche innesto di qualità possiamo fare bene".

Tudor rivendica anche la solidità del gruppo costruito: "Quando sono arrivato la squadra era un po’ vuota, ora vedo entusiasmo, voglia. La visita del presidente Elkann ci ha dato ulteriore energia: la sua presenza alla Continassa è stata importante per tutti".

A chi gli chiede quale sia la sua idea di Juve, risponde senza mezzi termini: "Io sono uno che vuole vincere sempre, non mi interessa arrivare secondi. La Juve deve puntare a tutto, questa mentalità non deve cambiare".