Carlos Alcaraz si prende un posto d’onore nella storia del tennis. Nella cornice del Philippe Chatrier, al termine di una finale epica durata 5 ore e 29 minuti, il 22enne spagnolo ha battuto Jannik Sinner dopo essere stato sotto di due set, annullando anche tre match point. Il risultato finale – 4-6, 6-7(4), 6-4, 7-6(3), 7-6(10-2) – racconta la grandezza di una battaglia destinata a rimanere nella memoria degli appassionati.
Grazie a questo successo, Alcaraz si conferma campione del Roland Garros per il secondo anno consecutivo e conquista il suo quinto Slam in carriera. Ma c’è di più: con le vittorie a Montecarlo, Roma e Parigi nel 2025, lo spagnolo realizza uno storico “Slam Rosso”, un traguardo rarissimo centrato soltanto da tre fuoriclasse nell’era Open: Ilie Năstase, Thomas Muster e Rafael Nadal.
Al termine della partita, Alcaraz ha voluto rendere omaggio al suo avversario con parole sentite e sincere: “Per me e per tutti sei un modello e una fonte d’ispirazione. È un onore affrontarti in campo. Sono sicuro che questo torneo lo vincerai, e anche più di una volta”. Una dichiarazione che riflette il rispetto e il legame sportivo tra due campioni già protagonisti di una nuova generazione.
La finale di Parigi ha avuto anche un forte impatto statistico. È la seconda più lunga nella storia degli Slam e la più estenuante mai giocata al Roland Garros. Alcaraz è entrato in un ristretto gruppo di giocatori capaci di rimontare da 0-2 in una finale Major, e il primo a conquistare il titolo parigino dopo aver annullato match point. Inoltre, è il secondo tennista, dopo Federer, a vincere i suoi primi cinque Slam senza mai perdere in finale.
Questo successo rappresenta una pietra miliare nella carriera di Alcaraz. Con lo “Slam Rosso” completato e una rivalità accesa e leale con Sinner, il giovane spagnolo si candida a dominare il panorama tennistico dei prossimi anni. Un nuovo re della terra è nato.