L’Atalanta esce sconfitta 2-1 dal campo del Bruges in una partita che sembrava destinata a chiudersi in parità. A pochi istanti dal fischio finale, un rigore molto discutibile ha ribaltato il destino della gara, lasciando i nerazzurri con un senso di ingiustizia. La decisione dell’arbitro turco Meler, che ha punito un lieve contatto di Hien su Nilsson, ha scatenato la furia di Gasperini e della squadra, convinti che l’episodio non fosse da sanzionare. Dal dischetto, lo stesso Nilsson non ha sbagliato, regalando al Bruges un successo prezioso e costringendo la Dea a una rimonta al ritorno.
Gasperini non ha nascosto la sua indignazione nel post-partita: "Stiamo snaturando il calcio. Troppi giocatori si lasciano cadere, amplificano ogni contatto. Questa non è la vera essenza del gioco".
Sul piano del gioco, il Bruges ha mostrato coraggio e aggressività, mettendo in difficoltà l’Atalanta con un pressing asfissiante. I belgi hanno trovato il vantaggio al 15’ con Jutglà, sfruttando un errore di Posch. Ma la Dea ha reagito con personalità, alzando il baricentro e trovando il pareggio prima dell’intervallo con Pasalic, bravo a sfruttare un cross perfetto di Zappacosta.
Nella ripresa, i nerazzurri hanno sfiorato il gol del sorpasso con Zappacosta (colpendo un palo), Samardzic e De Ketelaere, dando l’impressione di poter controllare la gara. Ma proprio nel finale, il discusso rigore ha cambiato tutto, lasciando l’Atalanta con l’amaro in bocca.
Martedì a Bergamo servirà una prestazione perfetta per ribaltare il verdetto e conquistare gli ottavi di finale, dove ad attendere ci sarà una tra Aston Villa e Lille.