Un pareggio che sa di vittoria per il Bologna, mentre per il Napoli è un’occasione mancata. Nel posticipo della 31ª giornata di Serie A, gli uomini di Italiano impongono l’1-1 ai partenopei e continuano a coltivare l’ambizione europea. Al Dall’Ara, dopo il vantaggio iniziale firmato da Anguissa, è Ndoye a siglare il pareggio con una prodezza di tacco che fa esplodere lo stadio.
Il Napoli, privo di Meret (non al meglio dopo l’influenza) e dell’acciaccato Buongiorno, si affida tra i pali a Scuffet e in difesa a Juan Jesus. Tra i padroni di casa, forfait dell’ultima ora per Ferguson, mentre Skorupski lascia il campo al 25’ per un problema fisico: dentro Ravaglia, che sarà poi protagonista.
La squadra di Conte (oggi sostituito da Stellini in panchina) parte meglio e trova il vantaggio al 18’: Anguissa si fa largo tra le maglie della difesa rossoblù e, dopo una splendida azione personale, salta il portiere e deposita in rete. I partenopei sfiorano il raddoppio più volte in contropiede, con Lukaku ispirato e McTominay vicino al gol, fermato solo da un miracolo del neoentrato Ravaglia.
Nella ripresa, però, il copione cambia. Il Bologna aumenta ritmo e pressione, costringendo il Napoli sulla difensiva. Al 64’, dopo un paio di tentativi respinti da Scuffet, arriva il pareggio: azione in velocità sull’asse Odgaard–Ndoye, e il numero 9 rossoblù inventa un tacco che sorprende tutti.
Nel finale, i padroni di casa spingono ancora: Holm sfiora il 2-1 con un colpo di testa salvato in extremis, e Castro manca il tap-in vincente. Solo al 94’ il Napoli si rifà vivo con una punizione di Raspadori, troppo centrale per impensierire Ravaglia.
Con questo risultato, il Napoli sale a 65 punti ma spreca l’occasione di allungare sull’Inter dopo il pari dei nerazzurri a Parma. Il Bologna resta quarto, davanti alla Juventus, e guadagna terreno sull’Atalanta, attesa domenica in un confronto diretto che sa già di Champions.