Ha detto no all'Arabia Saudita, sponda Al-Qadsiah, anche se fino a qualche ora prima sembrava andato tutto in porto. La Joya argentina ha dimostrato per l'ennesima volta come nel calcio, e nella vita, non sia mai troppo tardi per cambiare idea.
Il numero 21 giallorosso resta alla Roma, rifiutando un contratto da 75 milioni in tre anni. Una cifra da far girare la testa e che avrebbe fatto vacillare chiunque. La notizia, arrivata ieri intorno alle 20,30, ha finalmente messo fine alla "telenovela" che ha attanagliato i cuori dei tifosi giallorossi per quasi tutto il mese di agosto.
"Questa Joya è ancora nostra" affermano i tifosi della Roma. L'argentino risponde tramite i suoi social condividendo contenuti in maglia giallorossa e rivolgendo ai suoi tifosi l'eloquente affermazione: "Ci vediamo domenica".
Sì, domenica all'Olimpico per la prima partita in casa della stagione, Paulo ci sarà. A disposizione del mister Daniele De Rossi, ben contento di continuare ad allenare quello che lui stesso ha sempre ritenuto un fenomeno.
Si riparte da Trigoria, il luogo dove fino a ieri sembrava scritto l’ultimo capitolo di questa breve ma intensa storia "d'amore". Perché basta tornare indietro di 24 ore o poco più, per avere uno scenario totalmente diverso.
Nella seduta mattutina Dybala aveva svolto lavoro personalizzato in palestra, poiché lo stato avanzato della trattativa per l'Arabia imponeva prudenza. Al termine dell’allenamento, aveva salutato squadra e tutti i dipendenti della Roma in forze al centro sportivo Fulvio Bernardini, prima di varcare la soglia del cancello per quella che sembrava essere la sua "ultima volta".
Un colloquio intenso con i compagni, durante il quale si è sentito ben voluto, come uomo e come calciatore. Uscito dal Bernardini, si è trattenuto con i moltissimi tifosi romanisti ad attenderlo, pronti ancora una volta a regalargli un po’ del loro amore e a chiedergli di cambiare idea. Di restare, seguendo il cuore e i sentimenti. Il tutto in un calcio moderno che sembra aver dimenticato tali valori.
E come nelle migliori favole, solo qualche ora dopo, la Joya ha cambiato idea. Davvero. Forse, anche grazie a quei colloqui con i suoi compagni, anche grazie all'amore che gli ha dimostrato la piazza. Forse, per la magia che regala la città. Una piazza tanto importante quanto complessa, che un giorno ti rende principe o imperatore, e il giorno dopo ti saluta a mezza bocca.
Ma stavolta no. Stavolta ha vinto il cuore. Nella serata di ieri la notizia ha fatto impazzire i tifosi, i giornalisti, le radio. Roma si è fermata per un istante, per poi esplodere in un boato di gioia quando le testate giornalistiche e i guru del calciomercato hanno dichiarato: "La trattativa con l'Al-Qadsiah è saltata. Paulo Dybala resta un giocatore della AS Roma".
E forse, il più bel colpo di questo calciomercato giallorosso è stato proprio questo. Confermare il calciatore più forte della rosa, per la gioia di tutti. Nessuno escluso.
Tornando allo stato dell'arte di questa lunga trattativa, poi interrotta ieri, il triangolo tra la Capitale, l’Arabia Saudita e gli Stati Uniti sembrava andare avanti nonostante le offerte e i rilanci "a ribasso" dei sauditi.
Le parti, infatti, si aggiornavano di continuo alla ricerca di una quadra non semplice. Nell’intervallo di tempo che ha separato il “sì” e il “no” di Dybala, due ostacoli avevano frenato la chiusura dell’affare.
Il primo, oggetto di discussione nella prima riunione andata in scena l’altro ieri a Trigoria, riguardava la percentuale che la Roma doveva riconoscere a Paulo. Avendo diritto, secondo la clausola rescissoria attiva fino a luglio, al 40% dei famosi 12 milioni di euro, Carlos Novel (suo procuratore) aveva chiesto al club una parte anche dal ricavato sulla cessione del cartellino.
Questo primo ostacolo, alla fine, sembrava in qualche modo superato. Il secondo intoppo, invece, riguardava proprio il prezzo della cessione di Dybala ed è rimasto insoluto. Quando i dirigenti romanisti seduti al tavolo della trattativa hanno alzato il telefono per informare Friedkin dell’offerta da 3 milioni di euro dell’Al-Qadsiah, dall’altra parte della cornetta è risuonato un fragoroso no.
Il presidente giallorosso "a stelle e strisce" ha fatto capire come, per meno di 12 milioni, non avesse alcuna intenzione di privare la Roma del suo pezzo più pregiato.
E quindi, intorno alle 20.25, è apparso sul profilo Instagram della Joya un video delle sue migliori giocate in giallorosso, con scritto: "Grazie Roma… ci vediamo domenica!".
Un video probabilmente "preconfezionato" per i saluti, ai quali il suo entourage stava sicuramente lavorando, è diventato l’annuncio del suo ritorno. O meglio, della sua permanenza.
Una divina commedia sotto l'ombrellone per il tifo giallorosso, dall'inferno al paradiso in meno di 24 ore.
Il giocatore, informata la società della sua nuova decisione, ha di fatto bloccato la trattativa e dato il via all’euforia della sua città. La Joya ha portato gioia ai romanisti, che in serata hanno festeggiato sotto casa sua, con Paulo in finestra a godersi la scena insieme alla moglie Oriana e la madre Alicia.
L’euforia è esplosa anche dentro lo spogliatoio: dagli argentini Paredes e Soulé a Pellegrini, fino a El Shaarawy e Zalewski. Tutti ad esultare, come ad un suo gol.
E' Joya infinita in casa Roma. Domenica, contro l'Empoli all'Olimpico, la bolgia dei tifosi potrà definitivamente esplodere per il loro "rinnovato" campione.