Il cammino di Novak Djokovic agli Australian Open si interrompe dolorosamente. Il serbo, visibilmente provato da un infortunio inguinale che lo aveva già limitato nei quarti di finale contro Alcaraz, ha alzato bandiera bianca durante la semifinale contro Alexander Zverev. Dopo un’ora e 21 minuti di gioco, e con la coscia sinistra pesantemente fasciata, Djokovic ha deciso di ritirarsi, lasciando il campo sotto lo sguardo incredulo del pubblico della Rod Laver Arena.
Un primo set intenso e combattuto si è concluso al tie-break con il punteggio di 7-6 a favore del tedesco. Djokovic ha lottato fino all’ultimo punto, ma un errore clamoroso su una volée ha chiuso la frazione, facendo emergere il dolore che non gli permetteva più di proseguire. "Ho fatto tutto il possibile per essere competitivo: massaggi, medicazioni, il lavoro del fisioterapista. Ma a un certo punto il dolore era insopportabile", ha dichiarato il campione serbo in conferenza stampa.
Zverev, subito dopo il ritiro del suo avversario, si è rivolto al pubblico chiedendo rispetto per Djokovic: "Non fate mai buuu verso un giocatore che si è fatto male, soprattutto non con Nole. È uno dei più grandi e ha giocato spesso sopportando dolori incredibili. Questa volta ha dovuto fermarsi, e ciò significa che stava davvero soffrendo".
Djokovic, visibilmente amareggiato, ha comunque guardato al futuro: "Ora tornerò in Europa per sottopormi a tutti gli esami necessari e capire l’entità dell’infortunio. Voglio essere pronto per tornare presto, magari a Doha tra qualche settimana. Il tennis è uno sport che amo profondamente e continuerò a inseguire il mio sogno di vincere altri Slam".
Zverev, invece, si prepara alla finale, dove incontrerà Jannik Sinner che ha battuto in tre set Shelton. Nonostante la delusione per il ritiro, Djokovic ha voluto chiudere con parole di stima per il suo avversario: "Sascha merita di essere qui, è un grande campione e un amico. Gli auguro il meglio per la finale".