Un match dai valori troppo sbilanciati che ha visto il Panathinaikos dominare senza eccessiva pressione e una Virtus Bologna generosa ma troppo incompleta per tenere testa agli avversari. Alla OAKA Arena di Atene, gremita di tifosi, la partita è rimasta in bilico solo nella prima parte, chiudendosi 54-42 all’intervallo per i padroni di casa. La Segafredo ha mostrato sprazzi di qualità, soprattutto con Will Clyburn, autore di una prova da 25 punti, 5 assist e 4 rimbalzi, ma la mancanza di centimetri e fisicità sotto canestro, aggravata dall’assenza di Shengelia e Zizic, ha spalancato la strada al centro Omer Yurtseven, che ha dominato con 27 punti.
Il primo tempo si è acceso grazie al duello a distanza tra le triple bolognesi e le bombe greche. Clyburn ha chiuso i primi 14 minuti già a quota 19 punti, ma Belinelli e compagni, dopo aver acciuffato il 38 pari, si sono spenti proprio sul più bello. Un secondo quarto da incubo ha visto il Panathinaikos rifilare un parziale devastante grazie a un gioco corale arricchito da 17 assist.
Nel terzo quarto, la Virtus ha provato a reagire, riportandosi a -10 con le fiammate di Diouf e le incursioni di Clyburn, ma la difesa ha continuato a concedere troppo: Yurtseven ha avuto tempo e spazio per fare praticamente tutto, mentre Nunn ha chiuso ogni speranza con tre triple in rapida successione nei minuti finali.
Nonostante il 94-73 finale sembri un verdetto pesante, la Virtus ha mostrato orgoglio, con un buon Pajola in regia e un Akele energico dalla panchina. Tuttavia, l’assenza dei lunghi titolari ha pesato, e la squadra non è riuscita a compensare in difesa.