Nel 2032, l’Italia organizzerà insieme alla Turchia la competizione continentale. La penisola, terra di poeti, santi e navigatori, tornerà ad ospitare una competizione continentale di calcio dopo i mondiali del 1990.
Potrebbe essere una grande occasione per rigenerare gli stadi vetusti di molte città italiane. Ogni nazione, entro il 2026, dovrà scegliere cinque impianti. Il Ministro Abodi ha già dichiarato che tre città sono sicure di avere le partite degli Europei: Roma, Torino e Milano sono sicure di essere città ospitanti.
Quindi restano due spazi. In una iniziale lista inoltrata all’Uefa, le città scelte sono state quelle di Verona, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Bari e Cagliari. Quando però c’è stata l’assegnazione congiunta con la Turchia, sono cambiati i parametri, e quindi c’è stato un taglio importante per la scelta delle città.
Napoli è la città che sembra essere in pole position per essere, col Maradona, arena di sfida per le gare degli Europei: insieme allo stadio di Fuorigrotta, ci sarebbero il Meazza-San Siro, l’Olimpico e l’Allianz Stadium. Il Maradona, che ha già avuto una buona riqualificazione con le Universiadi di Napoli nel 2019, potrebbe avere una nuova ristrutturazione entro i termini previsti.