Il Mondiale di Formula 1 fa tappa in Ungheria per l'ultimo appuntamento prima della sosta estiva. Il GP di Hungaroring è il quattordicesimo appuntamento stagionale: lungo 4.381 metri, è un circuito unico nel suo genere per la conformazione tortuosa e priva di lunghi rettilinei. A eccezione del tratto principale del traguardo, le curve si rincorrono a ritmo serrato, costringendo piloti e ingegneri a trovare il compromesso perfetto tra aderenza e agilità.
Il pilota che ha portato a casa più successi sul tracciato è Lewis Hamilton: il britannico ha tagliato il traguardo da primo in ben 8 occasioni, tra cui la prima nel 2007 e l'ultima nel 2020. Per trovare un altro pilota in attività che ha vinto più di una volta il GP ungherese bisogna scendere a quota due successi, quelli di Max Verstappen nel 2022 e 2023. È sempre di Hamilton il record per il giro veloce. Il miglior tempo è stato registrato nel 2020: 1:16:627, in pieno Covid.
Il Mondiale resta una corsa a due in casa McLaren. Oscar Piastri ha trionfato nell’ultimo GP del Belgio davanti al compagno di scuderia Lando Norris. In classifica sono rispettivamente primo e secondo: l’australiano è in vetta con 266 punti, il britannico insegue a 250. In terza posizione c’è Verstappen a quota 185. Non sarà da sottovalutare il pilota Red Bull in Ungheria. La Ferrari è apparsa in ripresa nelle ultime uscite, soprattutto grazie alle prestazioni di Charles Leclerc. Con il terzo posto del pilota monegasco di domenica scorsa e la buona prova di Hamilton, la Rossa ha portato a +28 il proprio vantaggio sulla Mercedes e +56 sulla Red Bull, mantenendo viva la lotta per le posizioni del podio per quanto riguarda il Mondiale Costruttori. Anche questo prenotato dalla McLaren, che ha più del doppio dei punti della seconda in classifica: 516 contro i 248 della scuderia di Maranello.