La Nations League edizione 2025 sta per scrivere le sue ultime, decisive pagine. Domenica 8 giugno sarà il giorno delle finali, con due sfide che riuniscono il meglio del calcio europeo in uno spettacolo attesissimo: Germania-Francia per il terzo posto, Portogallo-Spagna per il titolo.
Alle 15:00 l’MHPArena di Stoccarda accoglierà due colossi con una ferita ancora aperta. Germania e Francia arrivano a questo atto conclusivo con l’ambizione di chiudere il torneo al meglio, dopo semifinali che hanno lasciato il segno.
I tedeschi, padroni di casa, si sono visti sfuggire la finale contro un Portogallo cinico e ben organizzato. La sconfitta per 2-1 ha messo in evidenza qualche incertezza nella fase difensiva, ma anche la capacità di reazione di una squadra in costruzione, guidata da un allenatore che punta sulla versatilità e l’intensità.
La Francia, invece, è uscita da una delle partite più spettacolari dell’anno: 5-4 contro la Spagna in un duello offensivo senza esclusione di colpi. La selezione transalpina ha confermato il proprio potenziale offensivo, ma anche mostrato falle da colmare nella gestione dei momenti chiave.
Il confronto diretto tra queste due nazionali è sempre imprevedibile. Nelle ultime cinque sfide, due successi a testa e un pari, con la Germania che si è imposta nell’incrocio più recente. Le statistiche mostrano due percorsi altalenanti: entrambe hanno alternato vittorie e passi falsi, segno di un equilibrio che lascia aperto ogni scenario.
Alle 21:00, nella cornice scintillante dell’Allianz Arena di Monaco, si deciderà chi alzerà il trofeo. Portogallo e Spagna, due nazionali che hanno dominato i rispettivi gironi, sono pronte a contendersi il titolo.
Il Portogallo arriva alla finale forte di un cammino solido e ordinato, impreziosito da una vittoria di spessore sulla Germania. Il ct Roberto Martinez ha trovato un assetto equilibrato, in grado di unire efficacia difensiva e concretezza sotto porta.
Dall’altra parte, la Spagna si presenta con il miglior percorso di tutta la competizione: imbattuta, spettacolare, e reduce da una semifinale palpitante. Il 5-4 contro la Francia ha confermato il potenziale offensivo della Roja, ma anche l’esigenza di mantenere compattezza nei momenti cruciali.
Le due squadre si conoscono bene, ma non si affrontano in una finale da tempo. In palio non c’è solo il trofeo, ma anche un’affermazione simbolica: imporsi sull’altra significa conquistare la vetta del calcio europeo in una manifestazione che cresce di prestigio a ogni edizione.