La Ligue 1 ha già un padrone, e il suo nome è ancora una volta Paris Saint-Germain. Con un secco 1-0 sul campo dell’Angers, firmato dal 19enne Warren Doué su assist di Kvaratskhelia, la squadra di Luis Enrique ha conquistato matematicamente il titolo nazionale con sei giornate d’anticipo. È il 13° scudetto della storia del club, l’11° sotto la gestione qatariota, iniziata nel 2011.
Il successo di quest’anno ha un sapore nuovo. Archiviata la stagione degli ingaggi stellari e dei sogni in stile "Galacticos", e salutato Mbappé con più ombre che luci, il PSG ha voltato pagina puntando su giovani talenti e un progetto tecnico ben definito. In campo non ci sono più solo nomi altisonanti, ma una squadra compatta, dinamica e tatticamente lucida. L'arrivo di Kvaratskhelia, protagonista anche nell’ultima vittoria, ha rafforzato un gruppo in cui brillano anche Zaire-Emery, Barcola, Joao Neves e Doué, già nel giro della nazionale francese.
Con 23 vittorie, 5 pareggi e nessuna sconfitta, il dominio del PSG è stato netto. L’unica squadra a fermarlo è stato il Reims, che ha strappato due pareggi e che i parigini affronteranno anche in finale di Coppa di Francia. La rosa, giovanissima (il 30enne Marquinhos è il più esperto), è la base di un possibile ciclo duraturo, costruito con razionalità e visione.
La guida tecnica di Luis Enrique, confermato fino al 2027, ha trasformato il PSG da una collezione di individualità in un meccanismo perfetto. Il suo lavoro ha valorizzato giovani promesse e rilanciato profili in cerca di riscatto, come Dembélé, tornato ai suoi massimi livelli.
Ora però l’obiettivo si sposta sull’Europa, dove il PSG affronterà ai quarti di finale l’Aston Villa di Unai Emery. Dopo aver superato con autorità il Liverpool, il sogno è riportare a casa quella Champions League sfuggita nel 2020.
Infine, da segnalare il toccante omaggio dei tifosi parigini al giovane Diego De Vivo, calciatore 14enne scomparso recentemente durante un allenamento a Napoli. Con una coreografia che ritraeva il ragazzo in maglia azzurra e la scritta "Diego vive", il Parc des Princes ha ricordato il legame profondo tra le tifoserie di Napoli e PSG.