Torino celebra il trionfo di Jannik Sinner, primo tennista italiano a conquistare le ATP Finals. Nella suggestiva cornice dell'Inalpi Arena, gremita da 12mila spettatori in delirio, il numero uno del mondo ha superato l'americano Taylor Fritz con un netto 6-4, 6-4. Una vittoria che arriva 47 anni dopo l'ultimo grande successo casalingo di un tennista italiano, firmato Adriano Panatta agli Internazionali d’Italia del 1976.
Sinner ha trasformato il sogno in realtà con una prestazione dominante, che lo ha visto imporre il suo ritmo dall'inizio alla fine del match. Una finale che conferma la sua crescita inarrestabile, frutto di una stagione straordinaria: 8 titoli conquistati, tra cui 3 Masters 1000 e il trionfo agli US Open, oltre al primato nel ranking mondiale. Ora l'attenzione è rivolta alle finali di Coppa Davis a Malaga, dove il giovane campione potrebbe regalare un altro capitolo memorabile al tennis italiano.
Con questa vittoria, Sinner conclude un 2024 da protagonista assoluto. Nessun altro giocatore ha raggiunto quota 70 vittorie stagionali con 8 trofei dal 2016, quando Andy Murray chiuse con 78 successi e 9 titoli. Impressionante la continuità dell’altoatesino negli ultimi mesi, con 26 vittorie nelle ultime 27 partite disputate. Solo Alcaraz è riuscito a fermarlo in finale a Pechino, in quella che resta una delle poche ombre di una stagione quasi perfetta.
A Torino, Sinner ha messo in fila i migliori: De Minaur, Fritz (due volte), Medvedev e Ruud, dimostrando una superiorità schiacciante. Fritz stesso, sconfitto due volte nel torneo, ha dovuto cedere di fronte a un Sinner implacabile: “Non ti lascia mai respirare”, aveva dichiarato il norvegese Ruud dopo essere stato eliminato.
Il match decisivo ha visto Sinner dominare fin dai primi scambi. Nel primo set, il settimo game è stato il momento chiave: dopo dieci minuti di lotta, l’azzurro ha strappato il servizio a Fritz con una serie di colpi spettacolari, consolidando poi il vantaggio con quattro ace consecutivi. Sul 5-4, con l’unica palla break concessa, Sinner ha chiuso il set con un ace al secondo set point.
Nel secondo parziale, il copione è rimasto invariato. Un break nel quinto game ha indirizzato il match verso l’azzurro, che ha mantenuto la calma e la precisione nei turni di battuta fino al definitivo 6-4. Le statistiche parlano chiaro: 14 ace, 83% di punti vinti con la prima e zero doppi falli. Numeri che sottolineano una prestazione ai limiti della perfezione.