'Italians do it better' la indossò Madonna nel 1986: una t shirt che ha fatto storia. D’altronde, se solo consideriamo gli ultimi campionati europei, c’era una vera invasione italiana sulle panchine delle nazionali. Montella con la sua Turchia è andato più lontano di tutti, poi c’era Rossi che ha fatto le sue fortune in Ungheria, e c’era anche Calzona, con la Slovacchia, che ha dimostrato di avere le carte in regola per essere allenatore in prima nonostante la brutta esperienza col Napoli. E, a proposito di allenatori di nazionali, dall’altra parte del mondo, e con un portafoglio importante, c’è Roberto Mancini che siede sulla panchina dell’Arabia Saudita. Mentre, vicino casa, Michele Marcolini, ex giocatore del Bari e del Chievo, allena la nazionale di Malta. Infine: Paolo Nicolato allena la Lettonia, Stefano Cusin allena le Isole Comore.
Anche nei club, gli italiani primeggiano: nella supercoppa europea, sarà una sfida fra due italiani. Di fronte a Gasperini, c’è Re Carlo Ancelotti: recordman delle Champions League, è fra gli allenatori più titolati della storia del calcio. Ma, non è solo vecchia guardia: De Zerbi è annoverabile tranquillamente fra le nuove leve più interessanti; l’ex allenatore di Sassuolo e Benevento, allenerà il Marsiglia nella prossima stagione. Scelta originale quella di Gattuso, che allenerà l’Hajduk Spalato in Croazia: la terza esperienza all’estero dopo quella a Valencia e quella al Marsiglia. Chi invece, dello stare lontano da casa, ha fatto una vera scelta di vita, è Cristiano Bergodi, che allena in Romania quasi ininterrottamente da vent’anni.
Certo, si dirà, la Romania è vicina: ma, andate a parlare con Giovanni Solinas, che è diventato l’allenatore del Al Merrikh, in Sudan…