La storia tra Theo Hernandez e il Milan sembra giunta ai titoli di coda. L’espulsione rimediata contro il Feyenoord, che ha compromesso il cammino dei rossoneri in Champions League, potrebbe essere stata l’ultimo capitolo della sua avventura a San Siro. Il club lo multerà per il rosso evitabile, che ha contribuito all’eliminazione e alla perdita di 11 milioni di euro di premi UEFA. Inoltre, il rinnovo del suo contratto, in scadenza nel 2026, appare ormai un’ipotesi lontana.
L’uscita dalla Champions è solo l’ultimo di una serie di episodi che hanno segnato la stagione del Milan. La mancata qualificazione diretta agli ottavi dopo il crollo di Zagabria, la prova opaca di Rotterdam e infine il gesto sconsiderato di Theo contro il Feyenoord hanno inciso profondamente. La sua simulazione in area, punita con il secondo giallo dall’arbitro Marciniak, ha stravolto una partita che il Milan stava controllando.
L’allenatore Conceição ha provato a difenderlo, così come Ibrahimovic, ma le critiche non sono mancate. Boban, ex dirigente rossonero, ha attaccato duramente il giocatore, definendolo irresponsabile e distratto. Il suo rendimento, un tempo devastante, è calato vistosamente rispetto agli anni migliori, lasciando spazio a prestazioni discontinue e a un atteggiamento apatico in campo.
Le tensioni sono iniziate già nel 2023, dopo l’addio di Maldini e l’uscita di scena di Pioli. La cessione sfumata al Como a gennaio ha poi incrinato definitivamente il rapporto tra il club e il giocatore, che si è sentito meno centrale nel progetto. Ora il rinnovo è congelato e l’addio in estate sembra inevitabile: il Milan proverà a monetizzare la sua cessione, mentre Theo cercherà un nuovo inizio altrove.