Milan ribalta il Bologna 3-1, Gimenez e Pulisic lanciano i rossoneri verso la finale

Redazione Fonbet
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10 Mag - 07:26 • Tempo di lettura2' min

Dopo il vantaggio emiliano firmato Orsolini, il Milan reagisce nella ripresa con tre reti e si prepara alla sfida decisiva di Coppa Italia

Il Milan si presenta alla finale di Coppa Italia con il vento in poppa, dopo aver centrato una vittoria pesante contro il Bologna. A San Siro finisce 3-1 per i rossoneri, che ribaltano il match nella seconda metà grazie alla doppietta di Gimenez e alla firma di Pulisic. Un successo che rafforza il morale e rilancia le ambizioni europee della squadra di Conceiçao.

Nel primo tempo il Bologna aveva mostrato maggiore compattezza e qualità nel gioco corale, passando in vantaggio con una splendida conclusione a giro di Riccardo Orsolini, sempre più convincente anche in chiave azzurra. Il Milan, invece, appariva poco brillante e privo dell’estro di Leao, squalificato e sostituito da Joao Felix. La squadra rossonera si affidava a ripartenze e lampi individuali, faticando a trovare spazi contro una difesa ben posizionata.

Tutto cambia a cavallo dell’ora di gioco, quando Conceiçao rivoluziona il reparto offensivo: dentro Chukwueze, Walker e Gimenez. Il cambio di ritmo è immediato. Il Milan recupera metri e palloni, sfruttando la stanchezza degli emiliani e la nuova spinta sulle fasce. Protagonista assoluto Chukwueze, che propizia i primi due gol: il primo realizzato da Pulisic, l’altro firmato da Gimenez, che chiuderà poi i conti nel finale con un diagonale chirurgico.

Il successo – il quarto di fila tra campionato e coppa – avvicina i rossoneri al Bologna in classifica (ora a soli due punti di distanza) e lascia intendere che la corsa europea è tutt’altro che finita. Il tecnico rossoblù Italiano deve invece fare i conti con i problemi fisici di Ndoye e Odgaard e con una squadra che ha accusato un calo nel secondo tempo.

Intanto l’ad Furlani conferma la volontà del club di rafforzarsi anche fuori dal campo: “Stiamo cercando il profilo giusto per il ruolo di direttore sportivo. Ma il mercato lo conduce già il club”. Una dichiarazione che lascia aperti scenari di mercato, con possibili cessioni illustri all’orizzonte. Ma prima, c’è da giocarsi tutto in finale: un trofeo e l’accesso diretto all’Europa.