Un grande Milan ha incredibilmente sconfitto il Real Madrid nella quarta giornata di Champions League. Allo stadio Santiago Bernabeu è finita 1-3 per i ragazzi di Paulo Fonseca che hanno dimostrato personalità e carattere da vendere in un impianto sempre caldo e intimidatorio per gli ospiti. Seconda vittoria consecutiva per i rossoneri, ora a sei punti nel girone unico e con più possibilità di qualificazione alla fase successiva quando siamo giunti esattamente a metà calendario.
L'intraprendenza degli italiani si vede già dai primi minuti e a sbloccarla è Malick Thiaw sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Bello il colpo di testa sul quale Lunin non può nulla. La reazione dei padroni di casa è rabbiosa e al 19' Vinicius si conquista un calcio di rigore, atterrato da Emerson Royal. Il brasiliano non sbaglia dal dischetto e riporta i madrileni in parità. La giornata sembra però favorevole ai rossoneri, con Rejinders che sfiora il nuovo vantaggio con una botta da fuori area: respinge in tuffo il portiere ucraino. Al 39' è il grande ex, Alvaro Morata, a ribattere in rete una respinta errata di Lunin sul tiro di Leao. Intervallo che si chiude sull'1-2.
Ci si aspetta un Real Madrid all'attacco nella ripresa ma è il Milan a sfiorare due volte il terzo gol, prima con Leao e poi con Morata. Decisivo nella prima occasione Lunin, solo il palo nega la doppietta all'attaccante spagnolo. 1-3 che arriva al 73', con Reijnders che sfrutta un assist al bacio di Leao e insacca tutto solo davanti al portiere. Dieci minuti più tardi Rudiger segna ma il VAR segnala una posizione di fuorigioco di Rodrygo sull'azione precedente al tiro. Rossoneri che addirittura vanno vicini al quarto gol con Loftus-Cheek che calcia addosso a Lunin da buona posizione. Nei minuti di recupero Maignan alza la saracinesca e fa un miracolo sull'altro ex di turno, Brahim Diaz.