A 38 anni, Milos Teodosić ha annunciato ufficialmente il ritiro dal basket professionistico. Lo ha fatto con una toccante lettera pubblica, nella quale ha ripercorso una carriera lunga oltre due decenni, ringraziando tutti coloro che lo hanno accompagnato in questo viaggio: la famiglia, i compagni di squadra, gli allenatori, i tifosi.
“Cari amici, rispettati appassionati e intenditori di pallacanestro, prima di tutto, grazie per 30 anni di battaglie condivise, gioie, felicità e dolori. È arrivato il momento per me di dire addio a una fase del mio amore per il gioco magico che si gioca sotto i canestri. Alle mie spalle — alle nostre spalle — ci sono anni pieni di passione, lotta e sacrificio. Ci sono stati trofei vinti, ma anche finali perse. Tutto fa parte del basket, e fa parte della vita. E non cambierei nulla. Rifarei tutto allo stesso modo, ancora una volta!".
Teodosić è stato uno dei playmaker più talentuosi e spettacolari dell’epoca moderna. Nato in Serbia, ha cominciato la sua carriera professionistica nel 2004, e da lì ha spiccato il volo verso alcuni dei club più prestigiosi d’Europa. Ha giocato con l’Olympiacos in Grecia, poi con il CSKA Mosca, dove ha vinto l’Eurolega nel 2016 ed è stato eletto MVP della competizione nel 2010. Tra il 2017 e il 2019 ha vissuto anche l’esperienza NBA con i Los Angeles Clippers, prima di approdare in Italia alla Virtus Bologna, dove ha lasciato un segno indelebile. Ha chiuso la sua carriera nella Stella Rossa di Belgrado.
Con la nazionale serba ha conquistato tre medaglie d’argento: all’Europeo del 2009, al Mondiale 2014 e alle Olimpiadi di Rio 2016. Un palmarès che racconta solo in parte il valore di un giocatore capace di incantare con la sua visione di gioco, i passaggi impossibili e un’intelligenza cestistica fuori dal comune.