Ennesima impresa di Tadej Pogacar che dopo Giro d’Italia e Tour de France si porta a casa anche il campionato del Mondo di Zurigo come era capitato allo stesso Merckx nel 1974 e a Roche nel 1987.
Una prova di forza impressionante del ciclista sloveno che ha lanciato l’attacco ai propri avversari a 100 km dall’arrivo. Pogacar saluta l’italiano Bagioli e si lancia all’inseguimento di un gruppo di outsiders, a 76 km il secondo attacco che gli permetterà di conquistare la gloria e regalare al suo Paese, la Slovenia, la prima medaglia d’oro Mondiale nel ciclismo.
Argento per Ben O'Connor, il ciclista australiano che corre per la Decathlon AG2R La Mondiale Team, bissa la medaglia d’oro in staffetta e conferma l’ottimo momento di forma dopo il 2° posto alla Vuelta. Terzo posto e bronzo per Mathieu Van der Poel, protagonista di una rimonta che alla fine però non riesce a impensierire Pogacar che trionfa con 34 secondi di vantaggio.
Staccati gli italiani, il migliore è Giulio Ciccone che chiude al 25° posto, a oltre sei minuti dal campione del mondo. Un risultato che riflette la situazione attuale del ciclismo professionistico italiano. Le speranze azzurre risiedono nei giovani, come Lorenzo Finn, che dopo il successo mondiale nella gara juniores, si impone anche nella Olgiate Moldora-Madonna del Ghisallo.