MotoGP Indonesia, sfida per il titolo sul tracciato di Mandalika: Martin e Bagnaia partono alla pari

Redazione Fonbet
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27 Set - 17:44 • Tempo di lettura1' min

Lo spagnolo, in cima alla classifica con 24 punti di vantaggio e il ducatista si apprestano a vivere una fase cruciale nella corsa al titolo

La MotoGP sbarca in Indonesia. A Mandalika si darà il via alla quindicesima gara dell’anno e la prima delle tappe asiatiche. Fase cruciale, questa, per determinare chi sarà il prossimo Campione del Mondo (mancheranno solo 5 appuntamenti da qui alla fine del Mondiale).

Il tracciato di Mandalika, di recentissima costruzione, è stato edificato tra il 2019 e il 2021. Seppur denominato "Street Circuit", non ha niente a che vedere con un percorso "Stradale". Tracciato abbastanza corto (4.313 metri). In questi anni il circuito di Mandalika non è stato benevolo con i piloti, dal momento che ha creato qualche episodio fastidioso a causa del suo asfalto.

Da oggi fino a domenica 29 settembre si scenderà in pista. Ovviamente ci sarà da considerare il fuso orario. Qualifiche alle 4.50 nella notte tra venerdì 27 e sabato 28 settembre, con Sprint e gara lunga alle 9.

Il ducatista Francesco Bagnaia, campione del mondo in MotoGP nel 2022 e nel 2023, ha perso terreno in ottica classifica nelle recenti tappe. L'ultima vittoria risale al 18 agosto scorso in Austria, poi due ritiri ad Aragona e nella seconda tappa di Misano. In mezzo un secondo posto nel primo appuntamento a Misano alle spalle di Marc Marquez.

Jorge Martin ha recuperato diversi punti al torinese, con due secondi posti ottenuti ad Aragona e nell'ultima gara a Misano. In classifica lo spagnolo della Prima Pramac Racing comanda con 341 punti e ha un vantaggio di 24 punti su Bagnaia fermo a 317 punti.

Al terzo posto troviamo l'altro ducatista Bastianini a quota 282 punti, tallonato da Marc Marquez (Gresini Racing) con 281 punti. Il tracciato di Mandalika l'anno scorso portò bene a Bagnaia che riuscì a salire sul gradino più alto del podio. Ancor prima, nel 2022, a trionfare fu il portoghese Miguel Oliveira (KTM).