Sarà il Paris Saint-Germain l’avversario dell’Inter nella finale di Champions League in programma a Monaco di Baviera. La formazione francese ha superato l’Arsenal con il punteggio di 2-1 nella semifinale di ritorno, completando l’opera dopo l’1-1 dell’andata. Una partita tesa, con ritmi elevati e momenti di grande intensità, che ha confermato i progressi dei parigini sotto la guida di Luis Enrique.
La sfida ha mostrato i limiti strutturali di un Arsenal decimato dagli infortuni e costretto a soluzioni d’emergenza in ogni reparto. Il PSG, pur con qualche assenza di rilievo come Dembélé – entrato solo nel finale – ha saputo colpire nei momenti chiave, grazie anche a un Donnarumma decisivo tra i pali e a una linea offensiva cinica nelle ripartenze.
Il match ha preso una piega favorevole ai padroni di casa dopo un avvio intraprendente dei Gunners. Dopo una grande parata di Donnarumma su Odegaard e un palo di Kvaratskhelia, ci ha pensato Fabian Ruiz con un sinistro dai 20 metri a sbloccare il punteggio. Nella ripresa, il raddoppio è arrivato con un altro colpo da fuori area, firmato da Hakimi. Vitinha aveva fallito un rigore poco prima, ma l’errore non è costato caro.
Finale di Champions, Milano prepara il maxi-schermo a San Siro per Inter-PSG
13 Mag - 11:51 •
1' min
L’Arsenal ha accorciato le distanze con Saka, bravo a finalizzare una ripartenza, ma non è bastato. Il PSG ha controllato il finale, seppur con qualche affanno, e ha conquistato la seconda finale della sua storia. L’Inter osserva e prende appunti: i francesi sono brillanti ma vulnerabili, soprattutto sui calci da fermo, e l’esperienza nerazzurra potrebbe fare la differenza.
