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Il Real Madrid alza la voce e scatena un terremoto nel calcio spagnolo. Dopo la sconfitta contro l’Espanyol, il club di Florentino Perez ha inviato una dura lettera alla Federazione Spagnola e al Consejo Superior de Deportes, denunciando presunti favoritismi arbitrali e chiedendo una riforma del sistema. Al centro della contestazione c’è la mancata espulsione di Carlos Romero, autore di un duro intervento su Mbappé e poi decisivo con il gol che ha condannato i blancos alla sconfitta.
La stampa madrilena ha subito amplificato il caso, con Marca e As che titolano a caratteri cubitali "Scandalo" e "Liga Manipolata". Il Real accusa apertamente la competizione di essere pilotata e chiede l’accesso agli audio delle conversazioni tra l’arbitro in campo e la sala VAR per chiarire quanto accaduto. La lettera, lunga oltre tre pagine, non si limita al singolo episodio, ma insiste su una revisione completa del sistema arbitrale, già scosso dal ‘Caso Negreira’, che ha coinvolto il Barcellona per pagamenti sospetti all’ex vicepresidente del comitato arbitrale.
Javier Tebas, presidente della Liga, non ha tardato a rispondere, accusando il Madrid di incoerenza: "Nel 2023 hanno votato contro la nostra riforma del sistema arbitrale senza proporre alternative. Ora si lamentano? Forse perché allora Perez faceva parte della giunta della Federazione con Rubiales".
La tensione è alle stelle e sabato arriva il derby contro l’Atletico Madrid al Bernabéu, un match già infuocato dalla lotta per il primato in classifica. L’attenzione sarà tutta sull’arbitro designato, che si troverà a gestire una partita rovente in un clima di polemiche e sospetti.
Carlo Ancelotti, in conferenza stampa prima della sfida di Copa del Rey contro il Leganés, ha rincarato la dose: "Non chiediamo favoritismi, vogliamo solo spiegazioni. Se non arrivano, significa che c’è un problema e che va risolto. Non siamo i soli a lamentarci, quindi vuol dire che il sistema non funziona. Questo è il momento giusto per cambiare le cose".
Florentino Perez, intanto, vorrebbe arbitri stranieri per la Liga, come già avviene in altri campionati europei. E proprio su questo punto Ancelotti ha espresso il suo parere, sottolineando come in Inghilterra "gli arbitri siano meno sotto pressione e, di conseguenza, abbiano un rendimento migliore".
