Un fine settimana impeccabile per George Russell, che conquista vittoria e pole nel Gran Premio del Canada e rilancia la Mercedes nella corsa mondiale. Alle sue spalle, un Max Verstappen solido ma non incisivo, che limita i danni e chiude secondo, in attesa di valutazioni della direzione gara per una possibile infrazione nel giro conclusivo.
Ma i riflettori sono tutti per Kimi Antonelli: il diciottenne bolognese conquista uno storico terzo posto, il primo podio in Formula 1 per un italiano dopo quasi due decenni. Una gara di cuore, intelligenza tattica e resistenza, in cui ha saputo gestire la pressione e difendersi dagli attacchi nei momenti più delicati.
L'episodio chiave arriva a pochi giri dalla fine. Con Oscar Piastri e Lando Norris lanciati all'inseguimento del giovane italiano della Mercedes, la McLaren si gioca malissimo le sue carte. I due compagni, entrambi con DRS attivo, finiscono per ostacolarsi sul rettilineo principale. Norris, nel tentativo di sorpassare a sinistra dove non c'era spazio, colpisce il muro e danneggia la monoposto. È ritiro.
Una manovra che lascia l'amaro in bocca al team di Woking, soprattutto considerando la rincorsa del britannico nella classifica piloti, ora dietro a un Piastri sempre più convincente.
Charles Leclerc chiude quinto, ma la sua gara è segnata da decisioni strategiche discutibili e da una tensione crescente nei team radio. Il monegasco si è trovato penalizzato da un doppio stint con la stessa mescola e da una sosta ritardata che lo ha costretto a rincorrere. Anche Carlos Sainz, decimo, non è mai riuscito a entrare nel vivo della gara.
La Ferrari conferma le difficoltà gestionali già viste in altri weekend: ritmo incerto, comunicazione poco efficace e poca incisività nei momenti chiave.
La gara di Lewis Hamilton è stata condizionata da un evento curioso quanto sfortunato: un impatto con un piccolo animale in pista ha compromesso l’aerodinamica della sua monoposto, rendendo difficile la gestione dei carichi nelle curve. Nonostante ciò, il britannico ha limitato i danni con un sesto posto finale, davanti a un regolare Fernando Alonso e a un ancora positivo Nico Hulkenberg.
Con questo risultato, Piastri rafforza il suo secondo posto in classifica generale, mentre Verstappen si mantiene in corsa a -43 dal leader. La sensazione è che la stagione sia tutt’altro che chiusa, ma anche che gli errori stiano diventando un fattore determinante, soprattutto per McLaren e Ferrari.