Il 2024 della Serie A si è chiuso con una decisione importante per il futuro del Milan. Il pari contro la Roma e, più in generale, il periodo altalenante di risultati, ha portato la società ad esonerare Paulo Fonseca. Un addio ponderato e meditato da tempo perché nella clausola del portoghese era stata inserita una postilla relativa ai primi sei mesi. Ovvero: il club pagherà il contratto al tecnico fino a giugno 2025 e non fino al termine del contratto firmato in estate (2027) perché l’esonero è avvenuto nei primi sei mesi. Da qui la decisione di cambiare rotta e di provare a dare una scossa alla squadra in vista del 2025.
Il Milan in questo momento è ottavo a 27 punti, a cinque punti dalla zona Europa (con una gara da recuperare contro il Bologna al Dall’Ara), ma è più per il gioco e i risultati che la società ha deciso di cambiare. Da tempo, il club, è finito nel mirino della tifoseria con una contestazione iniziata qualche settimana fa contro i vertici (Cardinale ecc) e mai finita. Anche nella gara di San Siro il tifo organizzato ha pensato più a prendere di mira la dirigenza.
Da un portoghese all’altro perché ora sulla panchina del Milan è pronto a sedersi Sergio Conceicao. L’ex Porto, rimasto libero dall’estate, ha già accettato le condizioni dei rossoneri: un contratto di sei mesi a un milione di euro di stipendio e con l’opzione di rinnovo a favore del club. In pratica la società si riserva questi mesi per valutare il suo operato e capire se può essere l’allenatore giusto per la rinascita del Milan anche nel futuro.
Una nottata di decisioni e cambiamenti in casa Milan, dunque, per la società vuole dare una svolta alla stagione anche se, ormai, l’obiettivo di restare agganciati alle prime posizioni è lontano. Atalanta, Napoli e Inter non hanno intenzione di rallentare. Se l’1-1 all'Olimpico contro la Lazio ha in parte frenato la corsa della Dea dopo 12 vittorie consecutive, Inzaghi e Conte non conoscono sconfitta. I nerazzurri hanno superato il Cagliari in Sardegna, mentre gli azzurri il Venezia, a fatica, in casa. Per il resto è bagarre per il quarto posto con Lazio, Fiorentina e Juve (queste ultime avversarie nel 2-2 dell’Allianz), attenzione anche al Bologna con una partita da recuperare e una gara ancora da disputare (il posticipo col Verona).