È stata una finale storica, intensa, irripetibile. Jannik Sinner ha perso, ma non ha davvero perso. Perché al termine di 5 ore e 32 minuti di battaglia, il campo ha decretato vincitore Carlos Alcaraz, ma il cuore degli appassionati batte ancora per entrambi. Il punteggio finale – 4-6, 6-7, 6-4, 7-5, 7-6 – fotografa un match entrato subito nella leggenda del Roland Garros.
Sinner, avanti due set a zero, ha avuto tre match point nel quarto parziale. Bastava un punto. Un solo punto. Ma il tennis, si sa, non perdona. Alcaraz ha reagito da campione, ha vinto il quarto set e nel quinto ha resistito a ogni tentativo di rimonta dell’azzurro, chiudendo al super tie-break per 10-2 con un lungolinea finale da manuale.
«Dentro di me c’è una tempesta», aveva detto Sinner nei giorni scorsi. Oggi quella tempesta ha portato lacrime e applausi. Ma anche la consapevolezza di appartenere al gotha del tennis mondiale. Insieme ad Alcaraz, sarà protagonista di una rivalità destinata a scrivere la prossima era.